La valutazione del rischio da stress lavoro-correlato (SLC) è un obbligo per le aziende italiane, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente sulla sicurezza sul lavoro, in particolare dal Decreto Legislativo 81/2008. Questa tipologia di rischio è legata a fattori psicologici e sociali che possono influire negativamente sul benessere psicofisico dei lavoratori, con ripercussioni sulla salute, sulla produttività e sul clima aziendale. L'identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi di stress correlati al lavoro sono fondamentali per garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro.
Come si procede alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato?
La valutazione del rischio da stress lavoro-correlato si basa su un processo che prevede due livelli di analisi: una valutazione preliminare e, se necessario, una valutazione approfondita.
- Valutazione preliminare: Questa fase iniziale prevede l'analisi di indicatori oggettivi e verificabili, come i tassi di assenteismo, gli infortuni, i cambiamenti organizzativi rilevanti e il turnover del personale. Si considerano inoltre fattori ambientali e organizzativi come orari di lavoro, carichi e ritmi di lavoro, e aspetti legati alla comunicazione e al coinvolgimento dei lavoratori. Se i risultati indicano un livello accettabile di rischio, il processo di valutazione può considerarsi concluso con l'attuazione di misure preventive.
- Valutazione approfondita: Nel caso in cui la valutazione preliminare evidenzi livelli di rischio significativi, si passa a una fase di analisi più dettagliata. Questa fase include strumenti come questionari anonimi, focus group e interviste, coinvolgendo direttamente i lavoratori per ottenere una visione completa della situazione.
- Piano di miglioramento e monitoraggio: In base ai risultati ottenuti, si pianificano interventi di miglioramento, che possono includere modifiche nelle procedure organizzative, miglioramento della comunicazione interna o supporto psicologico ai lavoratori. Il monitoraggio costante è essenziale per verificare l’efficacia delle misure attuate.
Qual è la periodicità prevista per la valutazione dello stress da lavoro correlato per le aziende italiane?
La normativa prevede che la valutazione del rischio da stress lavoro-correlato debba essere aggiornata periodicamente. La valutazione deve essere ripetuta in particolare quando si verificano cambiamenti significativi nell'organizzazione aziendale che possono influire sul benessere dei lavoratori, come ristrutturazioni, cambiamenti dei ruoli, nuove tecnologie o modifiche nei carichi di lavoro. In ogni caso se il risultato della valutazione da come esito rischio basso la periodicità è biennale, se l’esito è rischio medio la periodicità è annuale se invece l’esito è rischio alto si procederà alla valutazione più approfondita che comprende la valutazione della percezione soggettiva dei lavoratori, attraverso questionari, focus group, interviste, ecc.
Chi si occupa della valutazione del rischio?
La valutazione del rischio da stress lavoro-correlato è un compito che coinvolge diverse figure professionali all'interno dell'azienda, coordinate dal datore di lavoro, che è il principale responsabile della sicurezza sul lavoro. Alcune delle figure chiave includono:
- Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP): È la persona nominata da datore di lavoro, se non lui stesso, che si occuperà dell’individuazione dei rischi e nell’elaborazione delle misure preventive.
- Medico competente: collabora alla valutazione fornendo supporto per la parte salute e benessere dei lavoratori, oltre ad effettuare la sorveglianza sanitaria.
- Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS): Ha il compito di rappresentare i lavoratori e segnalare eventuali problematiche legate allo stress e al benessere psicofisico.
- Psicologi del lavoro e consulenti esterni: In alcuni casi, vengono coinvolti esperti esterni specializzati in psicologia del lavoro, che possono fornire strumenti e competenze specifiche per una valutazione più approfondita e dettagliata.
La valutazione del rischio stress lavoro-correlato è un processo essenziale per la tutela della salute dei lavoratori. La normativa italiana richiede che tutte le aziende si impegnino a monitorare e gestire questo tipo di rischio, con una revisione periodica per adeguarsi ai cambiamenti aziendali.
Un ambiente di lavoro che favorisce il benessere psicologico dei dipendenti non solo rispetta la legge, ma contribuisce anche a migliorare la produttività, la soddisfazione lavorativa e la qualità del clima aziendale.